Il termine “apnea” indica una momentanea sospensione del respiro, qualcosa di apparentemente poco piacevole. Quanto può spaventare sfidare i propri limiti?
Molto spesso si è convinti di non farcela, di non avere la predisposizione o le giuste capacità per riuscire ad “andare oltre”. Questa particolare disciplina, che è la prima forma di immersione mai praticata dall’uomo, insegna invece che costanza e disciplina, unite a una buona dose di coraggio e capacità di adattamento, possono rendere possibili anche le sfide più difficili. Esercitando la respirazione, l’apnea permette di entrare in contatto con corpo e mente, migliorare le prestazioni, allenare la capacita` di gestire lo stress e la concentrazione.
La gestione delle emozioni, unita ad una grande capacità di introspezione ed osservazione dell’ambiente circostante, possono fare la differenza e permettere di scoprire ciò che si è davvero in grado di fare: scendere in profondità per scoprire il potenziale più nascosto e raggiungere progressivamente obiettivi e traguardi prima lontani e ostili. Per questo si rende necessario consapevolizzare le nostre caratteristiche, cioè che ci spaventa e ciò che invece ci motiva, conoscere gli strumenti a disposizione e riconoscere quelli giusti da utilizzare.
Il segreto è conoscere la strada per il proprio flow, riuscire a controllare la propria mente e sapere fino a che punto ci si può spingere: comprendere quando e quanto le risorse fisiche e psicologiche siano state sollecitate.
Avere la lucidità di fermarsi è segno di saggezza e lungimiranza.
Quadri interessati ai temi dell’autoconsapevolezza e dell’autocontrollo, per gestire al meglio le situazioni complesse senza lasciarsi sopraffare dalle insicurezze e dalle proprie emozioni.